Critica_sensoDio_Tappa - Eros_vs13_feb18

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Pasquale Tappa: da “Totemblueart”, Febbraio-Marzo 2017
 
 
 
Nomen omen sostenevano i Latini; in questo caso il titolo è un presagio, efficace ed efficiente si direbbe con un linguaggio contemporaneo, perché proprio alla ricerca del senso di Dio va il nostro autore in questo veloce e interessante pamphlet stampato dalla Tau Editrice di Todi. E come sempre lo fa in punta di piedi, senza disturbare nessuno, eppure con una forza e una profondità che rendono il testo interessante anche per i non addetti ai lavori.
 
Ciò che colpisce è come il poeta riesca, in un'epoca nella quale parlare di religione e di religiosità sembra ormai essere solo un motivo di contrapposizione e conflitto, a comunicare l'estenuante ricerca con una levità che non offende nessuno e che anzi spinge i credenti, nel senso più ampio del termine, a confrontarsi con chi invece non crede, ma non per questo combatte a spada tratta l'idea di Dio.
 
Poeta rimane nel suo linguaggio anche quando scrive in prosa il nostro, con una capacità di scelta stilistica e contenutistica degli autori da chiamare in campo, dal più famoso Tagore all'argentino Mario Benedetti o all'ebreo lituano Zvi Kolitz.
 
 
Incanta e avvince la lettura di questo breve testo che tocca diversi aspetti e offre quindi molteplici spunti di riflessione, chiudendo con un'accorata preghiera, di cui riportiamo l'incipit:
 
 
Non ti dirò/Signore/ come rinchiuderti dentro parole?/
 

Cioè non ti darò un nome che possa costituire il tuo limite, che possa spingere un uomo a cercare la giustificazione dello scontro nel tuo nome e ti cercherò nelle azioni quotidiane, nei volti delle persone, nelle piccole cose di tutti i giorni e dentro me stesso, com'è giusto che sia.


Pasquale Tappa




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